Azienda

La nostra azienda si trova in un luogo di secolare tradizione vitivinicola denominata Frascati, all'interno del Parco dei Castelli Romani. In particolare il nome storico della piccola valletta indipendente nella quale ci troviamo, è Pentima dei frati.

Nel Comune di Monte Porzio Catone, a 320 m slm alleviamo in biodinamica due ettari di vigne vecchie - dai 30 ai 60 anni - a pergola e filare e un ettaro di uliveto e frutteto. La vigna è stata comprata nel 2014 mentre il terreno per il nuovo impianto di rosso e la cantina, nel 2016. La cantina, costruita ex-novo, è stata realizzata tra aprile e settembre 2017, mentre la casa nei primi mesi del 2018. Entrambi sono stati progettati da Daniele, che ha curato il processo in tutte le sue fasi di realizzazione, lavorando principalmente sui materiali e i dettagli con artigiani e mastri del posto.

Le varietà sono quelle tipiche del luogo: la Malvasia di Candia e del Lazio, il Trebbiano giallo, toscano e verde, il Bombino, il Bellone per i vini bianchi; Cesanese comune, Aleatico, Sangiovese e Montepulciano per i vini rossi.

La particolare conformazione circolare e scoscesa di questa valletta ci permette di avere tutte le esposizioni e di fare micro vendemmie dalle quali otteniamo i nostri vini. Su un versante di questa valletta vi sono degli ambienti voltati di epoca romana, una probabile cisterna, traccia del secolare passato agricolo di questo luogo. 

Il nome Ribelà deriva da un termine dialettale usato a Monte Porzio Catone che significa "ricoprire" - ribelare... con la terra le viti appena piantate. Il gesto di rincalzare la terra attorno alla vite con una zappa o una vanga, è per noi un simbolo di nuovo inizio ma anche di continuo rinnovo di quella che vuole essere una grande storia vitivinicola di cui bisogna prendersi cura. Riteniamo infatti che, una bella storia e un terroir vocato non possano far altro che produrre vini di qualità.

Abbiamo scelto questo luogo con l'intenzione di riprendere la tradizione vinicola di questo territorio così stratificato e complesso per calarla in una dimensione più "umana" - per quanto riguarda la vigna - e "moderna" - riguardo al vino. La convinzione è che l'inarrestabile globalizzazione, porti con sè la necessità di emanciparsi e differenziarsi in base alla propria cultura "tipica".

Crediamo in un'agricoltura integrata, frutto del rapporto simbiotico che necessariamente si crea tra il terroir e l'uomo che lo vive, lo osserva, lo ascolta. Il vino di conseguenza sarà il risultato, lo specchio di questo continuo dialogo silenzioso.

Abbiamo infine scelto come simbolo la mongolfiera. Un mezzo che, oltre ad offrirti un diverso punto di vista sul mondo, ti permette di muoverti verso la direzione desiderata solo assecondando le condizioni atmosferiche. Un rapporto questo, tra volontà e contingenza, che pensiamo inscindibile nel nostro modo di fare vino.

 

Chiara Bianchi

Chiara Bianchi

Gli studi filosofici e un'esperienza di dieci anni nella ristorazione, hanno, in modo diverso e in un certo senso complementare, alimentato la mia passione per il vino. Lo stupore e la perseveranza che questo mestiere mi ha fatto conoscere, riempiono la mia vita.

 

 

Daniele Presutti

Daniele Presutti

Di formazione Architetto, ho trovato, nel prendermi cura di un pezzo di paesaggio e svolgendo un'attività antica e artigianale, la mia forma di resistenza. Trovo inoltre grande stimolo dal continuare a pensare a forma e sostanza, per quanto fluida quest'ultima possa essere.